L'assalto agli insediamenti della laguna
veneta da parte di Pipino, figlio di Carlomagno, nell'810 creò un
mutamento storico nell'equilibrio degli abitanti dell'area. Chioggia,
a sud della laguna, fu presto accerchiata dall'esercito Franco,
che in breve giunse a Pellestrina, la più meridionale
delle isole che proteggono la laguna dall'Adriatico. Malamocco,
la capitale e una delle più popolose isole veneziane,
era la meta successiva: ma il canale tra Pellestrina e Malamocco
divenne il punto dove l'avanzata di Pipino fu interrotta.
Mentre l'esito rimaneva incerto,
comunque, la capitale fu portata in un gruppo di isole molto
più protette vicino al centro
della laguna. Quell'area era nota come Rivoalto (o Ri'Alto =
Riva, Banchina.Alta), poiché le isole erano costituite
da sedimenti del delta del fiume Brenta: e molte famiglie, cercando
protezione dagli invasori, naturalmente vi si trasferirono.
Passato
il pericolo dei Franchi, la capitale rimase a Rivoalto, con la
concentrazione di famiglie residenti che diede vita ad un nucleo
in rapida espansione, oggi (Rialto) centro commerciale della
città e sede del ponte maggiore sul Canal Grande. L'area
di Rivoalto divenne così il centro metropolitano della
laguna, la città oggi conosciuta col nome di Venezia.
Una breve storia
La casa discografica Rivoalto nasce sul finire del 1989 a Venezia.
La sua creazione avviene sulla spinta di un mercato del compact
disc ancora in forte espansione e grazie all'incontro di un gruppo
di professionisti, della musica, dell'informazione, della media
industria.
Primo passo importante di Rivoalto l'acquisizione del marchio e delle registrazioni della Arcophon,
prima etichetta indipendente
ad occuparsi quasi interamente tra gli anni '50 e '70 del repertorio
italiano. Fondata da Giovanni
Battista Pirelli -fratello di Leopoldo-
e diretta da Angelo Ephrikian, Arcophon dette vita ad una cinquantina
di registrazioni (molte in prima incisione assoluta), alcune
delle quali resistono ancora oggi, pur con lo smalto interpretativo
e sonoro di allora, quali punto di riferimento e garanzia nelle
vendite. In particolare, l'integrale dei Sei Libri di Madrigali
di Carlo Gesualdo da Venosa interpretati dal Quintetto Vocale
Italiano, in compact disc dal 1990, sono continuamente richiesti
in tutto il mondo, tanto che si è proceduto ad una completa
re-masterizzazione nel 1999.
Dopo una fase di passaggio, determinata
dall'evoluzione del mercato discografico non solo in Italia
e dalla definizione delle
linee portanti del catalogo, dal 1995 Rivoalto è diretta
da Robert de Pieri, uno dei fondatori e amministratore unico
della società. Sua l'idea di affiancare alla distribuzione
tradizionale l'accostamento ad importanti società di gestione
di spazi museali (prima fra tutte Electa del gruppo Elemond)
che ha portato Rivoalto nei maggiori luoghi d'arte in Italia,
da Venezia a Milano, da Firenze a Roma.
Ma la metà degli anni '90 è stato anche il momento
della nascita di molte etichette, complice anche l'evoluzione
vorticosa degli apparati. Da qui la necessità di evidenziare
delle linee in grado di far riconoscere un'identità nell'etichetta,
a partire da scelte repertoriali portanti e fino all'immagine
grafica. Il progetto editoriale (Rivoalto ama definirsi una "casa
editrice discografica" nel senso che si operano delle "scelte" editoriali,
non solo dettate dalle esigenze di mercato ma anche dal gusto
e dalla scommessa su produzioni più difficili) segue alcune
linee portanti: Venezia e la Serenissima, nei due ambiti della
musica strumentale -anche con strumenti originali- e della serie "Cappelle
Musicali", da San Marco alle altre chiese veneziane, alla
cattedrale di Treviso, alle cappelle seicentesche di Udine, Cividale,
Gemona, a Padova; gli inediti o le collezioni del 5-600, tra
i quali le produzioni dedicate al liuto o a compositori come
Agostino Steffani; il cembalo, con il gruppo di titoli imperniati
su Galuppi, Scarlatti, Geminiani; la serie "Intorno all'Opera",
con il pianoforte protagonista solo o accompagnatore di pagine "elaborate" dal
gran mare del melodramma (con l'oboe, il violino, la voce) o
pagine pianistiche di compositori d'opera; la collana "Fortepiani",
con repertorio originali su strumenti d'epoca; il Novecento storico
italiano, con pagine strumentali di Malipiero, Busoni, Casella.,
spesso accostato alla presentazione di compositori dei nostri
giorni.